Storia del Miniature American Shepherd
Siamo nel 1960 quando la californiana Doris Cordova, per la prima volta tra i suoi Pastori Australiani seleziona i più piccoli soggetti con l’intento di ridurre la taglia, per renderli più docili nella conduzione del gregge e nella vita famigliare.
L’antenato Cordova’s Spike fu il primo Pastore Americano in miniatura iscritto nel Registro Nazionale dei cani americani.
Solo nel 1993 l’American Kennel Club riconosce ufficialmente la razza dei Pastori Australiani in miniature, imponendo – per differenziarli dagli originali Australian Shepherd – il cambio del nome: nasce così il Miniature American Shepherd (Mini Pastore Americano).
L’Italia riconosce questa razza solamente nel 2019 facendola comparire ufficialmente le Registro delle Razze E.N.C.I. (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana).
La predisposizione della razza
Il Miniature American Shepherd è un cane molto intelligente e predisposto al lavoro negli sport cinofili, dotato di un forte istinto alla conduzione del gregge. Nato per i ranch americani, è stato inizialmente impiegato per la conduzione del piccolo bestiame (pecore e capre).
Le sue dimensioni ridotte vengono apprezzate anche come cane da compagnia.
Si rivela un compagno fedele e un lavoratore docile, molto intelligente nell’apprendere, intelligenza che può diventare “pericolosa” se non adeguatamente educato ed impiegato nel lavoro.
Molto affettuoso con il padrone, sente il bisogno della sua presenza e della sua attenzione.
Necessita di una adeguata attività fisica e mentale regolare; tende ad essere riservato e a volte diffidente verso gli estranei.
Una educazione di base si rende necessaria per avere un cane facile da gestire e che possa soddisfare le proprie necessità; solo in queste condizioni potrà diventare un perfetto compagno di vita.
E’ un compagno ideale di vita e di lavoro, apprende con entusiasmo tutto ciò che può condividere con il padrone.
I Miniature American Shepherd possono diventare dei meravigliosi compagni per i bambini.
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